Vivere senza porte

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Vivere senza porta può essere un indicatore di essere aperti agli altri, di vivere sicuri che nessuno dall’esterno possa entrare in modo indesiderato, di stare in luogo un po’ fatato dove si vive come si viveva e forse si vive ancora in alcuni borghi delle nostre montagne, in alcuni paesini del sud e in alcuni villaggi di alcuni paesi lontani.

Che significato volete dare invece ad una abitazione situata al piano terra in un complesso ATC della periferia nord della nostra città dove non c’è porta di ingresso, ma soltanto una zanzariera che separa l’appartamento dove vive un nucleo famigliare e l’esterno? È ciò che abbiamo visto accompagnando una nostra ospite nella sua nuova casa situata al piano terra esattamente davanti a quella che non ha la porta. Che accezione volete dare a tutto questo? Degrado? Insicurezza? Troppa sicurezza? Confine? Incuria? Povertà? Ciò che non possiamo permetterci è il restare indifferenti.

Andrea T.


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