Ricordando il nostro Nino

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Questa volta Nino non sta scherzando, questa volta non può entrare nei locali comuni del condominio solidale e con il suo “è permesso?” stare lì, per raccontarci, raccontarsi, passare il tempo a giocare a carte e forse vincere la solitudine. Questo volta Nino ha fatto sul serio. E’ uscito di scena e sicuramente non come avrebbe voluto. Avrebbe preferito farlo cantando, scherzando, arrabbiandosi, domandando, inventando, regalando caramelle. Nino se ne è andato prima del tempo, godeva di buona salute? sì per quanto poteva farlo una persona della sua età; una persona che ha sempre lavorato e non si è mai tirato indietro nei confronti di nessuno. Nino è morto, Nino è morto di COVID 19. Non si può non morire, si può cercare di rimandare il più possibile però, con un po’ di fortuna, di attenzione, di intelligenza. Noi abbiamo provato ad accompagnarti in questo, ma non ci siamo riusciti. Questa caramella è per te; questa caramella rappresenta il condominio solidale dove hai vissuto per 14 anni, questa caramella rappresenta il nostro grazie. Speriamo di ritrovarci, un giorno, in paradiso.

Andrea T

 

Ciao Nino!

Mi son trovata a scrivere molte volte raccontando ai nostri lettori la tua presenza quotidiana nel nostro condominio, il tuo particolare menù settimanale e il tuo rapportarti con noi e tutti gli altri abitanti di Via Gessi, grandi o piccoli che fossero. In questi lunghi anni sei stato presenza e sostegno quotidiano, un punto di riferimento per tutti noi, portatore di buon umore e quasi mai di lamentele o fatiche.

Da Febbraio 2020 abbiamo tentato di proteggere tutto il condominio dall’arrivo del Covid, rinunciando a tante cose che ci contraddistinguevano: feste, merende, riunioni, incontri, per preservare ciascuno di voi, dal più piccolo al più anziano. Abbiamo però dovuto affrontare un altro virus quello della solitudine e ci siamo fatti in quattro per inventarci nuovi modi di stare insieme e di farci presenza per voi!

In questi due anni abbiamo fatto diventare abitudine la nostra scala 40 quotidiana, con le mascherine e il gel disinfettante sul tavolo, all’aperto sotto il calore del fungo o al chiuso con le finestre aperte, alle 13.30 oppure anche alle 15 se prima non potevo; quando capitavo lì in giorni o orari in cui non mi aspettavi e ti chiamavo per giocare, correvi giù di corsa quasi tornando bambino, sfregandoti le mani dicendo ‘’oh che bello”.

Dedicarti quell’ora di tempo, spesso tra una telefonata e l’altra (durante le quali ti spazientivi), ricavarci quello spazio di gioco, anche fuori sulla balconata salutando chi entrava ed usciva, perdere quasi tutte le volte perché eri molto più bravo di me, è stato uno dei momenti migliori della mia giornata in Via Gessi.

Grazie Nino per esserci stato, per aver allietato la mia quotidianità, per i tuoi racconti e i tuoi aneddoti ripetuti cento volte, per il tuo profumo e le tue battute!

Ti ho voluto e ti voglio molto bene, spero che tu possa averlo capito!

Ciao amico mio, mi mancherai!

Silvia B.

 

Ciao Nino,

non è facile riassumerti in poche righe, allora provo a farmi aiutare dai numeri.

13, sono gli anni che ci conosciamo. Tanti, pochi… intensi direi, quotidiani soprattutto, alle 13:35 per l’esattezza, quando risuonava il tuo “È permesso?” prima di entrare nei locali comuni.

3, il piano dove vivevi, da cui ci osservavi arrivare, ricordandoci di chiudere lo specchietto dell’auto. Questo tuo curarti di noi ci fa sempre fatto sentire delle nipoti, osservate e guardate appunto, dall’alto del tuo balcone.

1 , la caramella quotidiana, che come la mela toglieva ogni preoccupazione. Ai bambini si insegna che le caramelle dagli sconosciuti non si prendono, ai nostri bimbi del Condominio abbiamo insegnato che da te invece, si possono anzi si devono prendere. Perché la caramella di Nino non è una semplice gelèe, ma una medicina per sorridere di più.

56, le carte del mazzo da scala 40. Una scusa come un’altra per fare due chiacchiere. Una scusa per coinvolgere anche chi, nel pieno dell’adolescenza, aveva bisogno di staccare dai pensieri per concentrarsi su un gioco, sentendosi accolta e trattata da grande. Perché giocare con Nino non è per gioco, ma è sul serio. E guai a chi non si impegna!

5 i baracchini che ti preparavi con 1 kg di pasta, alternando: pasta con le seppie, pasta coi broccoli, pasta fagiolini. La tua organizzazione e la tua autonomia si vedeva dalle piccole cose.

1 canzone per ogni occasione: per salutare una nuova abitante, per ricordarci che ci volevi bene, per far arrossire una delle mamme del condominio. A ciascuno la sua. Anche davanti alle telecamere non sapevi trattenere la tua ugola d’ora e la tua voglia di trasmettere vita e allegria.

8 le castagne in ogni cartoccio che ci regalavi, calde e cotte al punto giusto. Una coccola che non mancava mai, in inverno.

7 le tue amiche speciali: Carla, Maria Sette, Vitalia Con Emilia, Amalia, Adele e ora Anna Maria. Con ciascuna di loro hai condiviso un pezzo di strada, a volte in pace, a volte litigando, ma non ti sei mai tirato indietro quando era ora di aiutarle.

Infinite invece sono le azioni che hai fatto per tutti, indistintamente. Chieste o meno, tu le cose le facevi. Hai incarnato perfettamente lo spirito di questo Condominio, affezionandoti a tutti i suoi abitanti di passaggio, anche se questo voleva dire soffrire un po’ quando se ne andavano.

Ci manchi Nino. Le 13:35 resterà sempre la tua ora, l’ora in cui ti penseremo mangiano una gelèe.

Silvia, quella bionda.

Silvia C.

 

Era il 14 ottobre 2021, stavo rientrando come tutte le sere dal lavoro, e tu con la mascherina mi venivi incontro con un piattino e tre pasticcini, proprio quelli della foto… i tuoi occhi brillavano, e mi hai detto “ti stavo aspettando per festeggiare anche con te il mio compleanno”, si sa in tempo di Covid i festeggiamenti in Condominio sono stati annullati ma tu sei passato a portarmi i pasticcini. Un gesto semplice, ma tu con i tuoi gesti semplici hai riempito le nostre giornate… come non ricordare quando dopo aver parcheggiato l’auto ti trovavo accanto al bagagliaio per aiutarmi a scaricare le borse della spesa, con la tua genuinità mi dicevi “ti ho visto arrivare, ero sul balcone”, e ancora quando posteggiando l’auto ci urlavi dal balcone di chiudere gli specchietti retrovisori altrimenti rischiavamo di trovarceli distrutti… e le caramelle che scendevano come pioggia, dal balcone di ringhiera, per la felicità dei nostri bambini.

Grazie per le tante piccole cose che ci hai donato, Grazie per la relazione che hai saputo costruire con ognuna di noi, Grazie per avere condiviso con noi un pezzo della tua vita qui al Condominio Solidale.

Grazie!

Donatella e le famiglie affidatarie

 

Era Nino,

per gli amici, i familiari e le persone strette.

Era altruista, per chi ha avuto la possibilità di sapere chi fosse.

Era sempre felice, per chi lo vedeva o lo salutava durante la giornata.

Era generoso, per i bambini e tutte le volte che a loro lui gli regalava un mazzo di caramelle solo per regalargli un sorriso.

Eravamo felici di conoscerlo,

per Nino che ci ha regalato molto.

Minta 16 anni,

abitante del condominio dal 2008 al 2011


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