Quando inizia il periodo estivo la popolazione giovane del condominio si divide in due parti: chi ama stare in compagnia a «fare cose» e chi invece preferisce rilassarsi nel dolce-far-niente. Per i più piccoli è fatto naturale che siano iscritti all’estate ragazzi, comunale o parrocchiale, perché le mamme lavorano ed è indispensabile saperli in un luogo a loro adeguato. Ma per i più grandi la questione è diversa: gli oratori offrono la possibilità di attività, ma se non li hai frequentati anche durante l’inverno è un po’ più dura inserirsi. Il nostro compito di educatori è di accompagnarli a capire prima di tutto che è importante vivere l’estate sia come momento di relax che come occasione per fare esperienze che fanno crescere, che divertono, che impegnano. Ma la prima domanda difficile a cui i nostri ragazzi devono rispondere è: cosa vuoi fare? Cosa ti piacerebbe fare? Non è semplice, le risposte che ci vengono date a volte sono più per accontentare noi o le mamme che reali necessità. Si trova, si riprova, a volte ci si scoraggia, ma mai ci si ferma di chiedere «cosa vuoi», il famoso «Ask the Boy» di cui Baden Powell ha fatto il suo motto.
Silvia C.