Quando si è genitore solo ad occuparsi dei figli, capita di assumere, magari nella stessa giornata, ruoli diversi e contrastanti: questo, a volte, ingarbuglia e affatica le relazioni. Spesso poi, quando ci sono scontri o incomprensioni, affrontarli nella dinamica adulto vs adolescente rende la strada più faticosa.

Nel nostro piccolo, il fatto di offrire una porta aperta nei locali comuni all’interno dei quali si possono trovare gli educatori, a volte aiuta a rompere e a sbloccare questa dinamica. Mamma e figlia litigavano da quando si erano salutate per andare una a lavoro e l’altra a scuola. Si son ritrovate il tardo pomeriggio all’interno dei locali comuni e il chiarimento tra di loro non era ancora avvenuto, anzi durante la giornata si era nuovamente appesantito. È  bastato poco per riaccendere la discussione che però questa volta aveva anche noi educatori come terza persona e questo ha favorito che le due si potessero chiarire, raccontando ciascuna il loro vissuto, i loro bisogni, le loro paure. Ciascuna di loro in modo separato ne ha parlato singolarmente con le due educatrici e alla fine si sono incontrate in un caloroso e sentito abbraccio. Certo questo non può accadere per ogni discussione genitore-figlio del condominio solidale, ma poterlo fare ogni tanto è un lusso.

Silvia B.