Dicembre ci ha richiesto come sempre di addobbare i locali del piano terra in attesa delle festività natalizie. “Festività” che a molti suonano strane perché non tutti sono della stessa religione o della stessa cultura. Ciò che per molti è abitudine, tradizione e magia, qui diventa qualcosa di diverso, nuovo e quasi inspiegabile. Ogni anno di fronte agli addobbi mi trovo sommersa dalle domande dei bambini che non conoscono questa tradizione e che si chiedono il perché. Quest’anno mi hanno aiutato sei bambini, la maggior parte di origine marocchina e di fede musulmana. È stato un momento divertente, di scoperta e di collaborazione anche perché per molti di loro era la prima volta. Con grande pazienza hanno sistemato i rami dell’albero, appeso balocchi e cercato di riparare quelli rotti. Hanno lavorato insieme semplicemente, aiutandosi l’un l’altro e facendo ciascuno la propria parte, senza giudizio né disprezzo, cogliendo la bellezza di quel momento. Allora l’augurio che ci facciamo per questo nuovo anno è proprio questo, di saper cogliere e accogliere ciò che di bello e di buono c’è nelle persone accanto a noi, anche in quelle più diverse e lontane.
Silvia B.