16 anni per un viaggio in un luogo diverso per gente normale.

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16 anni di percorso nella vita di persone che si sono fidate, al di là di tutto e di tutti, al di là delle loro esperienze di vita, al di là del loro porsi in un modo piuttosto che in un altro. 16 anni nelle sofferenze e nelle gioie di chi suo malgrado si è trovato in condominio. 16 anni con chi ha scalpitato per andarsene e con chi ha fatto di tutto per poter prolungare la permanenza. Tanti incontri fruttuosi con tanti altri professionisti del sociale,  entrando nei meandri di un sistema che spesso ha dimostrato di volere il bene delle persone, ma che spesso si è trovato ingabbiato.

16 anni, in cui si è condiviso in equipe a volte anche con toni duri, con persone disponibili al dialogo, altre volte con persone che sono rimaste sulle loro posizioni. Il governo di via Gessi è stata la più bella e significativa esperienza lavorativa insieme a quella ormai lontana nel tempo dell’attività in strada con i giovani del quartiere Vallette ai miei esordi come educatore.

In condominio ho sempre provato a portare una linea  che è quella che don Bosco mi ha insegnato e che si sintetizza in quel “sai fischiare?” simbolo che tutti ma proprio tutti abbiamo risorse su cui fare leva; su quel ” agite perché si sentano amati perché amarli non basta” perché il sentirsi amato va ben oltre l’azione, si riferisce ad un modo con cui le persone si accolgono, si correggono, si accompagnano; e poi “l’attenzione agli ultimi” a quelli che per percorsi di vita fragili si ritrovano in condizioni di bisogno estremo.

16 anni quindi impiegati per fare un viaggio che come tutti i viaggi doverosamente finisce, lasciando molti apprendimenti e  tante sensazioni. Di questo ringrazio pubblicamente AGS per il Territorio, le due persone che hanno condotto con me la partita Silvia Cisotto e Silvia Bosco, tutti gli affidatari che ciascuno a modo suo hanno portato una parte di sé e tre figure “comunali” che nel condominio hanno sempre creduto, Giovanni Magnano, Valeria Rubino e Mirella Cerniglia che ci hanno accompagnato nel mostrarci la strada.

Sono certo che le cooperative che avranno la nuova gestione e i cambi richiesti e condivisi del progetto, possano portare nuovo entusiasmo, nuova linfa e una ventata di innovazione e auguro loro ogni soddisfazione possibile in via Gessi.

Andrea T.


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